Lutto: come comunicare la morte ai bambini?

Come affrontano i bambini la perdita di una persona amata? Come dirgli che un loro caro, un parente o un amico a cui volevano bene non c’è più? Non possiamo proteggerli dal dolore di una perdita (soffriranno esattamente come noi) ma possiamo aiutarli ad elaborare il lutto nel modo giusto. Come? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Ylenia Canavesio, neuropsicologa e psicoterapeuta di PsicoCare.

Come dire ad un bambino che una persona a cui volevano bene non c’è più?

Non possiamo sapere come un bambino potrà reagire all’annuncio di una morte perché ognuno è diverso dall’altro. Tuttavia, sappiamo che cosa dobbiamo dirgli, ovvero, la verità. Utilizzando parole semplici e dirette, come: “Ho una notizia triste da darti, la nonna oggi è morta”. Non “la nonna si è addormentata”, perché non sarebbe vero.

Per i più piccoli, il concetto del “per sempre” non è facile da capire (pensano che prima o poi la persona tornerà); mentre i bambini più grandi (tra i 6 e i 9 anni) iniziano a comprendere il concetto di irreversibilità della morte ma, allo stesso tempo, vivono con estrema paura e ansia l’abbandono delle figure amate e

potrebbero avere tante domande da fare. Il compito dell’adulto sarà quello di rispondere in modo chiaro e onesto.

Come può reagire un bambino di fronte al lutto?

Generalmente, lo stadio dopo la morte di una persona amata è caratterizzato da un sentimento di confusione e incredulità, accompagnato dalla negazione della situazione (“Vedrò di nuovo il mio papà, verrà a prendermi a scuola”) e del per sempre (“Il mio papà se ne è andato solo per un po’”); dalla sensazione che la persona sia ancora viva e dalla convinzione di vederla ancora o, per esempio, di sentire la sua voce, vedere la sua macchina. La rabbia, la tristezza e senso di solitudine sono vissuti predominanti in questa fase.

Queste emozioni intense portano spesso il bambino a pensare alla perdita, cercando di trovare il senso di quanto è accaduto interferendo nel suo quotidiano. 

Per i bambini, tuttavia, può essere difficile esternare questo dolore attraverso le parole, ed è più facile che reagiscano manifestando alcuni disagi nel comportamento con sintomi fisici, collegati allo shock della perdita: crisi frequenti di rabbia e aggressività; regressioni a fasi precedenti dello sviluppo; disturbi del sonno con incubi e risvegli notturni; perdita dell’appetito; pianti disperati; forti grida e tremori, seguiti dal momento della nostalgia, mancanza o ricerca della persona amata.

Come aiutare un bambino a superare un lutto?

Non possiamo proteggere i bambini da un lutto e anche loro, come gli adulti, hanno il diritto di soffrire per la perdita di una persona cara. Tuttavia, ci sono alcune strategie che possiamo adottare per aiutarli a elaborare meglio la morte di una persona cara, come:

1. Dire sempre la verità

2. Non nascondere le nostre emozioni

3. Rispondere alle domande

4. Per i bambini più grandi può essere utile partecipare al funerale

5. Creare dei ricordi con delle foto di momenti belli trascorsi insieme

6. Fargli scrivere una lettera o un biglietto, oppure fare un disegno per la persona morta, per permettergli di esprimere quelle emozioni difficili da dire a voce

7. Ricordare al bambino che quella persona avrà sempre un posto speciale nel suo cuore

8. Raccontare cosa cambierà (per esempio, “Verrà la zia a prenderti a scuola perché io dovrò passare qualche giorno con il nonno”).

Come spiegare a un bambino dov’è andata la persona morta?

Spesso i genitori non sanno cosa rispondere quando un bambino gli chiede dove va una persona dopo la morte. In realtà non c’è una risposta sola. Dipende molto dai propri valori, dalla fede e dal credo della famiglia. La cosa importante è fargli capire che anche se una persona cara non c’è più, continuerà a vivere nel cuore di chi gli ha voluto bene.

Dire: “Sai che non lo so?” quando non ci sentiamo sufficientemente pronti a rispondere a certe domande, va bene. Ci è consentito prenderci del tempo per rifletterci su e prepararci, l’importante però è tornare sulla domanda appena possibile e dare una risposta.

Quando è necessario rivolgersi a uno specialista?

Ogni bambino è diverso e può affrontare la morte di una persona importante con tempi e reazioni differenti. Non ci sono comportamenti e tempistiche giuste o sbagliate. La cosa importante è che i genitori continuino a monitorare il comportamento del bambino, osservando il suo umore e valutando il modo in cui sta affrontando la situazione, sapendo che in qualsiasi momento, possono chiedere un confronto a un terapeuta dell’età evolutiva.

Quando sentiamo di non poter dare il giusto supporto al piccolo perché siamo troppo coinvolti dal dolore della perdita, possiamo chiedere un aiuto a figure adulte vicine al bambino. Alcuni bambini, quando percepiscono che il genitore è sopraffatto dal dolore, pensano che non vi sia spazio per il proprio.

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