Gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) affrontano sfide importanti anche durante il percorso universitario, ma grazie a normative come la Legge 170/2010 e strumenti compensativi e dispensativi, possono raggiungere con successo il traguardo accademico. Le università italiane offrono, infatti, supporti specifici per favorire l’inclusione, dalla concessione di tempo aggiuntivo, agli esami, fino all’utilizzo di strumenti tecnologici avanzati.
Ce ne parla la dottoressa Marcella Mauro, psicologa dell’apprendimento di Humanitas PsicoCare.
Cosa sono i DSA?
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono disturbi di natura neurobiologica che compromettono alcune abilità specifiche, come la lettura, la scrittura e il calcolo, pur in assenza di deficit neurologici o sensoriali. I principali DSA sono:
- Dislessia: difficoltà nella lettura rapida e corretta
- Disortografia: difficoltà nella scrittura ortograficamente corretta
- Disgrafia: scrittura lenta, poco fluente e faticosa
- Discalculia: difficoltà nel calcolo e nella gestione dei numeri.
Quali normative tutelano gli studenti con DSA?
La principale normativa italiana che tutela gli studenti con DSA è la Legge 170/2010, che garantisce il diritto allo studio e prevede misure compensative e dispensative sia per studenti delle scuole primarie e secondarie, sia per gli universitari. Altre normative rilevanti includono:
- Decreto Ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011
- Linee Guida del CNUDD 2014 per l’inclusione degli studenti con DSA nel contesto universitario.
Come accedere ai servizi universitari con un DSA?
Per accedere ai servizi forniti dalle università, inclusi i test di ammissione ai corsi di laurea, è necessario presentare una diagnosi clinica di DSA. La diagnosi deve rispettare i criteri stabiliti dalla Consensus Conference del 2011 e includere:
- Codici nosografici e dicitura esplicita del DSA
- Descrizione dettagliata delle aree di forza e debolezza dello studente.
La diagnosi è valida solo se rilasciata dal SSN o da enti e professionisti accreditati dalle regioni.
Bisogna aggiornare la diagnosi dopo i 18 anni?
Se la diagnosi di DSA è rilasciata dopo i 18 anni, resta valida per l’intero percorso universitario. Se, invece, la diagnosi è stata fatta prima della maggiore età, deve essere aggiornata ogni 3 anni, come previsto dalla Legge 170/2010 e dall’Accordo Stato-Regioni del 2012.
Se la diagnosi non risponde ai requisiti stabiliti dalla legge, l’università potrebbe non accettarla. È quindi fondamentale che la diagnosi includa chiaramente gli strumenti compensativi e le misure dispensative suggerite, in modo che le indicazioni degli specialisti vengano rispettate.
Quali strumenti compensativi sono ammessi durante i test di ingresso all’università?
Per i test di ammissione ai corsi di laurea, il D.M. 477 del 28 giugno 2017 disciplina le modalità di concessione degli strumenti compensativi, che includono:
- Tempo aggiuntivo (30% in più rispetto al tempo standard per i candidati con DSA)
- Calcolatrice non scientifica
- Video-ingranditore del testo
- Affiancamento di un Tutor (lettore umano).
Quali strumenti compensativi si possono usare durante l’anno accademico?
Durante l’anno accademico, si possono utilizzare gli stessi strumenti compensativi già utilizzati durante il percorso scolastico, come:
- Registratore da utilizzare durante le lezioni
- Utilizzo di testi in formato digitale
- Software di sintesi vocale
- Tutor che svolge la funzione di lettore nel caso in cui non sia possibile fornire materiali d’esame in formato digitale
- Tabelle, formulari e mappe concettuali
- Materiali didattici in formati accessibili (presentazioni, dispense, eserciziari), forniti preferibilmente con anticipo sulle lezioni
- Altri strumenti tecnologici di facilitazione nella fase di studio e di esame.
Questi strumenti facilitano lo studio e l’esecuzione delle prove d’esame.
Quali misure dispensative sono previste per gli studenti con DSA?
Le misure dispensative possono includere:
- Privilegiare esami orali anziché scritti, in base alle abilità dello studente. Laddove l’esame scritto venga ritenuto indispensabile, verificare se il formato scelto (ad esempio, test a scelta multipla, a risposta chiusa, ecc.), rappresenti un ostacolo e se possa essere sostituito da altre forme di valutazione scritta
- Concessione di tempo supplementare (fino al 30%) per lo svolgimento degli esami
- Prevedere nelle prove scritte l’eventuale riduzione quantitativa, ma non qualitativa, nel caso non si riesca a concedere tempo supplementare
- Considerare nella valutazione i contenuti piuttosto che la forma e l’ortografia
- Per gli esami più corposi considerare la possibilità di suddividere la materia d’esame in più prove parziali.
Come richiedere gli strumenti compensativi e le misure dispensative per un esame universitario?
Per richiedere gli strumenti compensativi e le misure dispensative è indispensabile presentare la diagnosi e informare il Servizio per la Disabilità e i DSA dell’università con largo anticipo. A seconda delle indicazioni ricevute, ci si potrà accordare con il docente della materia sulle modalità d’esame e gli strumenti da utilizzare. In alcuni casi, il tutor o i docenti referenti DSA fungeranno da mediatori tra lo studente e i professori.
Si può ricevere supporto durante gli esami universitari?
Gli Atenei prevedono servizi specifici per i DSA, di nuova attivazione o nell’ambito di quelli già preesistenti di tutorato e/o disabilità, che pongono in essere tutte le azioni necessarie a garantire l’accoglienza, il tutorato, la mediazione con l’organizzazione didattica e il monitoraggio dell’efficacia delle prassi adottate. Nell’ambito di questi servizi, possono essere previsti:
- Utilizzo di tutor specializzati
- Consulenza per l’organizzazione delle attività di studio
- Forme di studio alternative come, per esempio, la costituzione di gruppi di studio fra studenti con dislessia e non
- Lezioni ed esercizi on line sul sito dell’università.
Quali difficoltà riscontrano gli studenti con DSA nello studio?
Gli studenti con DSA spesso incontrano difficoltà in diverse aree, tra cui:
- Lettura lenta e faticosa, con necessità di rileggere più volte per comprendere i testi
- Difficoltà nella gestione del tempo e nell’organizzazione autonoma del lavoro
- Problemi di concentrazione e nella rievocazione delle informazioni
- Comprensione delle domande d’esame, spesso dovuta a problemi di interpretazione o gestione dello stress.
Quali sono i suggerimenti per prendere appunti efficaci?
Durante le lezioni, gli studenti con DSA possono utilizzare alcune applicazioni per facilitare la presa di appunti. Questi strumenti digitali permettono di registrare le lezioni e organizzare gli appunti in modo schematico e sintetico, facilitando lo studio successivo.
Quali sono le strategie per sostenere al meglio gli esami?
Alcune strategie utili per gli studenti con DSA includono:
- Consultare prove d’esame precedenti per familiarizzare con le domande
- Creare schemi e mappe concettuali con parole chiave
- Usare strategie come immagini mentali o anagrammi per memorizzare le informazioni
- Pianificare lo studio con un planning giornaliero o settimanale
- Studiare in un ambiente tranquillo e privo di distrazioni.
Prima di un esame è importante:
- Informarsi in anticipo sul programma e sulle modalità dell’esame.
- Richiedere per tempo eventuali strumenti compensativi e misure dispensative.
- Svolgere simulazioni d’esame con il tempo previsto, per migliorare la gestione dello stress e del tempo.
Dopo l’esame, qualunque sia l’esito, è utile riflettere sul metodo di studio per capire cosa può essere migliorato, perfezionato o cambiato. Confrontarsi eventualmente con il docente se necessari chiarimenti.