Paura di guidare: cos’è l’amaxofobia e come si manifesta?

L’amaxofobia è la paura intensa e irrazionale di guidare o di essere passeggero in un veicolo. Chi soffre di questo disturbo può provare un’ansia estrema al pensiero di trovarsi in una situazione legata alla guida. Sebbene possa variare in intensità da persona a persona, questa fobia spesso porta a evitare del tutto di entrare in un’auto, interferendo con la vita quotidiana.

La dottoressa Paola Mosini, psicologa e psicoterapeuta di Humanitas PsicoCare, ci spiega come riconoscere e come trattare l’amaxofobia.

Quali sono i sintomi dell’amaxofobia?

L’amaxofobia si manifesta con sintomi che possono variare da un disagio occasionale a un’ansia debilitante. La gravità può dipendere dal tipo di situazione, dalla natura della paura (ad esempio, paura di essere passeggero o di guidare in certe condizioni) e dal livello di evitamento delle attività legate alla guida.

Dal punto di vista diagnostico, l’amaxofobia viene spesso classificata come una fobia specifica: un oggetto specifico (un veicolo) o una situazione (guidare o viaggiare in un veicolo) provoca una risposta di paura.

Tuttavia, è importante effettuare una corretta diagnosi differenziale da altre patologie, tra cui:

  • Disturbo di panico, con attacchi di panico che si verificano durante la guida.
  • Agorafobia, dove la paura di uscire di casa o di trovarsi in spazi aperti include anche la paura di guidare.
  • Fobia sociale, se la paura è legata al timore del giudizio altrui mentre si è alla guida.

Quali sono le cause dell’amaxofobia?

Le possibili cause dell’ amaxofobia possono essere diverse e includere:

  • Esperienze traumatiche passate, come incidenti automobilistici, sia personali che vissuti da persone care.
  • Storia familiare di disturbi d’ansia o fobie.
  • Modellazione, ovvero osservare qualcuno che soffre di amaxofobia o sentirlo parlare della sua paura di guidare può indurre la persona a sviluppare la stessa fobia.

Alcuni fattori aumentano il rischio di sviluppare l’amaxofobia, come:

  • Presenza di altre fobie o disturbo d’ansia
  • Storia di attacchi di panico 
  • Abuso di sostanze o alcol.

Quali altre fobie sono associate all’amaxofobia?

Due fobie strettamente collegate all’amaxofobia includono:

  • Agorafobia: paura di uscire di casa o di non riuscire a fuggire da un luogo o da una situazione.
  • Claustrofobia: paura degli spazi chiusi, che può scatenarsi all’interno di un veicolo.

Quali sono i sintomi dell’amaxofobia?

Chi soffre di amaxofobia può sperimentare i classici sintomi sia fisici che psichici dell’ansia, come:

  • Brividi 
  • Vertigini e stordimento
  • Sudorazione eccessiva
  • Palpitazioni cardiache 
  • Nausea 
  • Dispnea (mancanza di respiro)
  • Tremori
  • Mal di stomaco.

I sintomi possono manifestarsi anche solo pensando di salire su un veicolo, oppure possono essere innescati dalla visione di auto o veicoli in movimento.

Quali sono i tipi di amaxofobia?

L’amaxofobia può manifestarsi in diversi modi:

  • Alcune persone sono in grado di guidare da sole ma non sopportano di essere passeggeri.
  • Altri evitano di guidare se non sono accompagnati da una persona di fiducia, come il partner.
  • In alcuni casi, l’ansia è così intensa che una persona evita del tutto qualsiasi tipo di veicolo.

Come si cura l’amaxofobia?

Il trattamento dell’amaxofobia prevede diverse opzioni terapeutiche, come:

  • Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): innanzitutto si fa un lavoro di psicoeducazione sull’ansia legata alle situazioni fobiche; si insegna al paziente a riconoscere e modificare i pensieri irrazionali legati alla paura. In parallelo con le tecniche comportamentali, come l’esposizione, il paziente viene esposto alle situazioni che in genere scatenano l’ansia, come guardare immagini di veicoli o sedersi al volante di un’auto ferma. Attraverso esposizioni ripetute e controllate si può imparare a gestire e ridurre l’ansia.
  • Terapia di esposizione in realtà virtuale: permette al paziente di simulare l’esperienza di guida in un ambiente controllato e sicuro.
  • Terapia farmacologica: possono essere prescritti farmaci per gestire situazioni particolarmente difficili e improvvise, come un viaggio imminente. Una visita psichiatrica potrà comunque valutare se sia indicato un trattamento prettamente sintomatico o più strutturato, con SSRI (Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) e le esigenze caso per caso.

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