Il primo venerdì di febbraio viene celebrata la Giornata dei calzini spaiati, una ricorrenza – nata in una scuola elementare di Terzo di Aquileia (Udine) da un’idea della maestra Sabrina Flapp – in cui vengono celebrate le diversità, l’accettazione degli altri, il rispetto reciproco, l’inclusività e la solidarietà. Chiunque può aderire. Per farlo è sufficiente indossare un paio di calzini spaiati. A scuola, a casa, al lavoro.
Ce ne parla il dott. Andrea Catena, psicologo e psicoterapeuta di PsicoCare.
Cosa significa mettere i calzini spaiati?
Nessun paio di calzini è perfettamente uguale all’altro, così come nessuno di noi è esattamente uguale agli altri. Indossare calzini spaiati, è una metafora delle diversità che in questo caso vuole sottolineare come piccole differenze di una calza – colore, fantasia, tessuto o lunghezza – non siano comunque sufficienti ad alterarne la natura: in qualsiasi modo la indosseremo rimarrà sempre e comunque un calzino.
Proprio come i calzini sono disponibili in vari colori, stili o modelli, anche le persone possono essere differenti tra loro, pur rimanendo delle persone. Il gesto di indossare due calze differenti ci incoraggia così ad abbracciare queste piccole differenze, spingendoci ad una maggiore accettazione degli altri.
Si tratta di un atteggiamento che contribuisce inoltre a creare un mondo in cui ogni persona può essere orgogliosa delle proprie caratteristiche e peculiarità, senza avere la paura di essere giudicata o discriminata perché diversa da un’altra. È un modo per celebrare l’unicità del singolo individuo in quanto elemento di arricchimento.
Perché è importante accettare le diversità?
Il concetto di diversità include accettazione e rispetto. Significa comprendere che ogni persona è unica, significa riconoscere le differenze individuali (etnia, genere, aspetto fisico, orientamento sessuale, credenze religiose o politiche, stato socioeconomico, etc) andando oltre la semplice tolleranza, per abbracciare e celebrare la diversità di ogni singolo individuo, costruendo alleanze (caratterizzate da rispetto reciproco) al di là delle differenze, lavorando insieme per sradicare tutte le forme di discriminazione.
Perché è importante l’inclusione?
L’inclusività è essenziale in quanto significa, primariamente, il riconoscimento delle differenze: il soggetto non viene totalmente assorbito da una “media” di funzionamento della popolazione generale: tali differenze e peculiarità, se lette in maniera corretta, divengono elementi di arricchimento per il gruppo di riferimento e/o per la società; il soggetto acquisisce quindi la stessa dignità dei soggetti che lo hanno incluso, ma senza necessariamente diventare simile a loro.
Cosa ci impedisce di accettare la diversità e l’inclusione?
Sicuramente un possibile ostacolo all’inclusione è il costrutto del pregiudizio, una rete di idee “precostruite” e rigide che fungono da muro, non permettendo di interagire con una realtà diversa da quella “prototipica” o attesa. Il pregiudizio non è altro che il tentativo di protezione nei confronti della paura e dello smarrimento che è possibile sperimentare una volta travalicato il muro del pregiudizio.
Vi è poi la sperimentazione della fatica del “come fare” ad essere inclusivi, una volta superato l’ostacolo del pregiudizio; la difficoltà attuativa di un atteggiamento inclusivo presenta una serie di ostacoli o “nodi” che, per essere travalicati, richiedono pazienza, perseveranza e consapevolezza.
Perché bisognerebbe celebrare la Giornata dei calzini spaiati?
Celebrare la giornata dei calzini spaiati, specialmente a scuola, significa costruire un sistema educativo che insegni e rispetti la diversità individuale, garantendo al tempo stesso che la diversità sia inclusa il più possibile.