Anno nuovo: come rispettare i buoni propositi

L’inizio di un nuovo anno può rappresentare un’occasione per guardare alla propria vita e darsi nuovi obiettivi.

I buoni propositi sono spesso un modo per sentirsi più motivati e pronti a iniziare l’anno con il piede giusto, soprattutto quando quello appena trascorso non è stato all’altezza delle aspettative o quando si avverte il desiderio di migliorare alcuni aspetti della propria vita.

Talvolta questi riguardano lo stile di vita e la salute: fare regolare attività fisica, mangiare meglio, smettere di fumare, dedicare più tempo alle proprie passioni.

Tuttavia, molto spesso, i buoni propositi non riescono a concretizzarsi in impegno quotidiano. 

Perché questo accade e come fare? Ne parliamo con la dottoressa Paola Mosini, psicologa e psicoterapeuta di Humanitas PsicoCare.

Buoni propositi: importanti utilità e motivazione

Nel definire i buoni propositi, è sempre importante partire dalla motivazione, proprio come accade per qualsiasi progetto, che sia legato al lavoro, allo studio o alla vita privata.

Quando non si riesce a portare avanti qualcosa che ci si era prefissati (come per esempio il proposito di iscriversi in palestra o di frequentarla con più regolarità) facilmente si attribuisce la responsabilità alla pigrizia. Questa in realtà è un costrutto della mente e quando c’è una vera motivazione alla base di un progetto, non bastano un po’ di stanchezza o di noia a impedirne lo sviluppo.

Per questo, quando si lavora sui buoni propositi occorre provare a inserire gli obiettivi di cui effettivamente si avverte l’utilità e per i quali quindi la motivazione è maggiore.

L’onestà nei confronti di se stessi può essere un primo passo per una lista di propositi che si possono, effettivamente, portare a termine.

Perché è importante avere buoni propositi realistici

Creare una lista di buoni propositi realistici, in linea con le proprie attitudini e che non siano eccessivamente punitivi nei confronti dei lati del proprio carattere che sono percepiti come faticosi, può essere un buon punto partenza.

Non è necessario raggiungere tutti gli obiettivi in fretta: è bene provare a valutare il tempo che si ha a disposizione nella quotidianità, cercando di capire – con un po’ di impegno ma senza stravolgere le proprie abitudini – dove inserire dei momenti in cui prendersi cura di se stessi, mettendo al centro il benessere (con passioni, sport, riposo o uno stile di vita più salutare).

Raggiungere gli obiettivi stabiliti, aiuta l’autostima e rinforza la propria visione di sé.

Infine, è molto importante anche accettare di non essere riusciti a portare a termine uno dei propositi che ci si era prefissati, senza per questo sentirsi mortificati o sviliti (per quanto ci sia impegnati nella realizzazione di un progetto, bisogna anche saper comprendere quando non si è in grado di realizzarlo).

Imparare ad avere gentilezza nei confronti di se stessi di fronte a situazioni percepite erroneamente come un fallimento, può essere il primo tra i buoni propositi per l’anno nuovo.

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